Il Coronavirus non ferma violenze domestiche ed atti di stalking. Per questo l’attenzione delle forze dell’ordine rimane alta. Puntando anche a favorire metodi di segnalazione più semplici, come l’applicazione “YouPol”
L’app YouPol in tempi di Coronavirus
YouPol, la App che ti mette in contatto con la Polizia di Stato, viene, sempre più, utilizzata dalla cittadinanza. Il periodo di emergenza da COVID-19 obbliga la maggior parte dei cittadini a rimanere in casa. YouPol garantisce, oltre alla massima accessibilità al pronto intervento della Polizia di Stato per una vasta tipologia di reati, ma in particolare per fenomeni di bullismo, droga e da quest’anno anche per fenomeni di violenza domestica, anche un alto livello di discrezionalità e riservatezza.
Le esigenze di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere necessitano di azioni sempre più stringenti, anche in un periodo come questo, quando le misure di contenimento del coronavirus, che si esprimono nell’isolamento, nel distanziamento sociale, nella chiusura delle scuole e attività e nella conseguente vulnerabilità economica, obbligano a convivenze forzate spesso con l’esacerbazione di situazioni già compromesse.
Casa, posto non sempre sicuro
Siamo tenuti a restare il più possibile in casa in quanto considerata un posto sicuro, un rifugio che ci tiene “fuori dal pericolo” del contagio ma, in alcuni casi, può determinare l’aumento del rischio di violenze domestiche ai danni di donne e bambini, le vittime più vulnerabili.
L’emergenza epidemiologica in atto può quindi esporre drammaticamente le donne a subire violenza da parte di un membro della famiglia che, sfruttando le restrizioni del Covid-19, eserciterà maggiore potere e controllo.
I provvedimenti emessi dal questore contro lo stalking
Per rispondere a tali esigenze di maggiore tutela il Questore della provincia di Perugia, dottor Antonio Sbordone, nell’ultimo mese ha emesso i seguenti provvedimenti di ammonimento.
Sei sono stati gli ammonimenti per atti persecutori (il cosiddetto stalking) di cittadini italiani e stranieri. Sono accusati di aver posto in essere ripetute condotte moleste e minacciose nei confronti delle ex-partner, mossi dalla mancata accettazione della fine della relazione sentimentale. Le vittime, confidando in un intervento immediato dell’Autorità di Pubblica Sicurezza, hanno scelto di richiedere al Questore l’emissione del provvedimento di ammonimento, istituto giuridico che fornisce alle vittime una più celere possibilità di risoluzione del disagio vissuto in alternativa alla denuncia all’autorità giudiziaria.
48enne “ammonito” per violenza domestica
E’ stato poi emesso 1 ammonimento per violenza domestica, a carico di un uomo di 48 anni. L’uomo si è reso responsabile di azioni violente nei confronti della coniuge la quale, sebbene aveva già da tempo avviato l’iter per ottenere la separazione consensuale, questa di fatto veniva osteggiata dal marito. La convivenza dunque era ancora in essere.
Stalking su ex moglie e figli, allontanato
L’estensione dell’app Youpol ai fenomeni di violenza domestica è caratterizzata dalla possibilità, anche in forma anonima, di trasmettere in tempo reale messaggi ed immagini agli operatori della sala operativa che potranno disporre le modalità più corrette di intervento.
E’ proprio di qualche giorno fa l’esecuzione di allontanamento dalla casa coniugale, nonché al divieto di avvicinamento alla ex moglie ed ai propri figli, a carico di un cinquantunenne responsabile di stalking. La misura è stata messa in atto dai poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Perugia, a seguito di richiesta di misura cautelare avanzata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia.
L’uomo, non accettando la fine della relazione coniugale ha, in maniera reiterata e continuativa, minacciato la ex moglie ed i figli rendendosi responsabile di ripetute violazioni degli ordini di protezione, con telefonate moleste e insulti. Poiché tali episodi nell’ultimo periodo erano gravemente degenerati, nonostante i divieti imposti dal Tribunale per i Minorenni e dal tribunale Ordinario a seguito delle denunce della ex moglie, il Gip, all’esito dell’attività d’indagine, ha disposto l’ordinanza di divieto di avvicinamento.
Come funziona l’app
YouPol permette di effettuare segnalazioni automaticamente geo-referenziate, permettendo all’utilizzatore di comunicare con precisione il luogo dove sono avvenuti i fatti. E’ inoltre possibile dall’app contattare direttamente il 113 permettendo alla Sala Operativa della Questura competente per territorio di gestire tutte le richieste pervenute in tempo reale.
Le segnalazioni sono automaticamente geo-referenziate, ma è possibile per l’utente modificare il luogo dove sono avvenuti i fatti. E’ inoltre possibile dall’app chiamare direttamente il 113. Tutte le segnalazioni vengono ricevute dalla Sala Operativa della Questura competente per territorio.
Youpol permette, per chi non vuole registrarsi fornendo i propri dati, di segnalare, in forma anonima, sempre in tempo reale, messaggi ed immagini di attività criminali agli operatori della Polizia di Stato.
Anche chi, stato testimone diretto o indiretto – per esempio i vicini di casa – può ovviamente denunciare il fatto all’autorità di Polizia, inviando un messaggio anche con foto e video.
L’applicativo, nato dalla ferma convinzione che ogni cittadino è parte responsabile ed attiva nella vita democratica del Paese, è facilmente installabile su tutti gli smartphone e tablet accedendo alle piattaforme per i sistemi operativi IOS e Android.