Nelle arti marziali , anche in occidente, è regola non scritta, applicare norme e contenuti comportamentali originati da una cultura e filosofia tipicamente orientale Nella loro eterogeneità, tutte le arti marziali, hanno molti punti in comune e si possono tracciare linee giuda per tutte- Tutte spronano a mantenere comportamenti etici e morali. Etica, deriva dal greco ethos (comportamento) e si occupa di ciò che è giusto e di ciò che è errato. All’etica si abbina la morale che, invece, indica l’ insieme di regole, principi e norme comportamentali in cui crede un gruppo. L’etica, nelle arti marziali, diventa analisi di ciò che la morale trova giusto o ingiusto, stabilendo un insieme di regole che rendono l’arte marziale rispettosa e rispettabile. L’etica conduce al rispetto. Il rispetto è il principio cardine delle arti marziali. Rispetto inteso anche come considerazione verso le cose e gli uomini. L’avversario, nel combattimento, viene sempre trattato come uno alla pari, mai come essere diverso, o inferiore. Deve essergli attribuita la debita importanza. La morale insita nelle arti marziali, si propone come etica del rispetto, pur non ostacolando i progressi tecnici e individuali. Particolare riguardo e considerazione, quasi venerazione, si attribuiscono alla persona che ci concede il proprio tempo, la propria conoscenza, la propria fatica. Si impara così a rispettare il proprio insegnate, il proprio Maestro. Si impara il rispetto di ascoltare gli altri, svuotandosi dei propri pensieri, per essere più ricettivi.
Nell’ambito marziale la gelosia, l’invidia, il disprezzo e ogni altro atteggiamento negativo, dovrebbe rimanere al di fuori di ogni contesto. I compagni diventano fratelli di pratica e non si invidia chi sta sopra come grado e abilità . Non si disprezza chi sta sotto in quanto, agli inizi del percorso, l’ego deve essere ridimensionato- Si impara ad intraprendere i rapporti con gli altri e a prendere consapevolezza di se stessi. Vengono riconosciuti i propri limiti, perfettamente consci che ciascuno di noi ha dei limiti. La consapevolezza di se stessi stimola anche l’autostima, imparando a conoscere i propri pregi, il proprio valore e la progressione nella disciplina prescelta
Bisogna imparare ad applicarsi con costanza e fatica nell’apprendimento dell’arte perché, essa tessa, è degna di rispetto. Le arti marziali, sicuramente , favoriscono una maturazione emotiva e educano all’empatia. Contribuiscono a creare una positiva consapevolezza di se stessi, sperimentando le proprie potenzialità, imparando a valutare i propri progressi, aumentando l’autostima. L’arte marziale insegna ad acquisire la conoscenza della natura umana, favorendo l’interazione con gli altri. Attraverso di essa, si impara ad interpretare la comunicazione non verbale, si inizia un percorso verso la maturità emotiva, prendendosi cura dell’altro.
Altresì, ci si cimenta nel trovare soluzioni significative con rapporti collaborativi, non trascurando l’impegno per raggiungere una meta, nel rispetto della forma. Attraverso un uso consapevole della moderazione, del giudizio, del discernimento, si impara a comprendere i grandi valori che stanno dietro alle regole del vivere sociale. Così si rafforza il coraggio, l’ardimento, la perseveranza e il controllo delle proprie reazioni. Sicuramente le arti marziali possono , per questo, definirsi maestre di vita.
Michele Bianchi